GLI “UOMINI DELLA PROVVIDENZA”: TRE ANNI PER UNA DETERMINA
SBAGLIATA... E PER IL SECONDO DISSESTO
Giovanni Marrocco, 12
febbraio 2020
Con deliberazione del
commissario prefettizio n. 5 del 13 giugno 2016, assunta con i poteri del
consiglio comunale, veniva approvato il rendiconto di gestione dell'esercizio
finanziario 2015. I residui finali al 31 dicembre 2015, venivano quantificati
nell'importo di € 10.377.832,66 per quelli attivi e di € 7.337.761,57 per
quelli passivi.
Con determina n. 19 del 6
febbraio 2020, il responsabile finanziario, dopo 3 anni di inviti, solleciti e
diffide da parte dell’opposizione, dei revisori e dell’Organo Straordinario di
Liquidazione (O.S.L.), avvia la procedura di
trasferimento dei residui, attivi e passivi, risultanti alla data del 31
dicembre 2015, in favore della gestione straordinaria.
"Magicamente",
però, i residui passivi raddoppiano quasi ed arrivano all'importo di
13.758.805,60 €. Quelli attivi scendono invece ad € 8.812.962,24.
"Ovviamente",
nessuno dei tanti supporti tecnici incaricati si è accorto di questo
macroscopico errore, di circa 8 milioni di €.
Spendiamo decine di
migliaia di euro per funzionari e supporti tecnici e loro, con 3 anni di
ritardo, trasferiscono all'O.S.L. i residui così come
li trovano in procedura, senza alcuna verifica e senza preoccuparsi delle
ragioni di questa differenza rispetto ai dati ufficiali accertati nel
rendiconto 2015.
Le ragioni emergono da
questa dichiarazione del Sindaco, allegata alla delibera di consiglio n. 44 del
25/09/2018:
"...Preme evidenziare che nel passaggio da un
sistema operativo all'altro avvenuto nel 2016,
non è stata fatta la prevista "bonifica dei dati" per cui, in
alcuni casi, risultavano impegni di spesa registrati due volte, in altri mai
registrati. Al momento, grazie alla nostra gestione, buona parte dei dati
risultano regolarizzati ma ovviamente la procedura di bonifica è tuttora in corso".
La duplicazione dei
residui attivi e passivi, derivante dal passaggio al nuovo applicativo
contabile, tuttavia, non è mai stata corretta. Basta dare un'occhiata agli
allegati alla determina n. 19/2020, pubblicati sul sito istituzionale, per
rendersene conto.
Il guaio compiuto durante
la gestione commissariale (uno dei tanti), non è stato affatto sistemato,
contrariamente a quanto dichiarava il sindaco il 25 settembre 2018, e questo
rallenterà ulteriormente il lavoro dell’Organo straordinario di liquidazione.
Il problema di fondo però
è che, negli ultimi 4 anni, sono stati incaricati almeno una decina di
funzionari e supporti tecnici, ma nessuno di questi ha mai avuto piena
consapevolezza dei conti del comune. Gli episodi che lo dimostrano, al di là di
quello che abbiamo ora documentato, sono innumerevoli:
1) Mancato
impegno di spesa per lo scoperto di tesoreria del 2015, da parte dei tecnici
del commissario;
2) Mancato
invio dei questionari dei fabbisogni standard, con sospensione dei
trasferimenti erariali;
3) Mancato
invio dei rendiconti dei bonus energetici;
4) Mancato
riaccertamento (reale) dei residui dal 2016 in
avanti;
5) Pagamento
non regolare degli stipendi dei dipendenti per alcuni mesi, come conseguenza
dell'affidamento del servizio di tesoreria in corso d'anno anziché al 1°
gennaio;
6) Mancato
invio delle dichiarazioni contributive mensili dei dipendenti;
7) Mancato
invio delle dichiarazioni fiscali annuali, con il rischio di perdere più di
200.000,00 € di credito I.V.A.;
8) Non
conoscenza delle fatture pagate o inevase, con la conseguenza di pagare due
volte le stesse fatture in favore del gestore del servizio di igiene urbana;
9) Mancato
riconoscimento dei debiti fuori bilancio;
10) Predisposizione
di ipotesi di bilancio riequilibrato bocciate più volte dal revisore e dal Ministero,
per approvarne poi una che ci ha condotti ad un disavanzo milionario;
11) Mancato
invio di rendicontazioni varie alla Regione;
12) Mancato
aggiornamento della sezione "Amministrazione trasparente" del sito;
13) Mancata
certificazione dei crediti sulla piattaforma ministeriale;
14) Disallineamento
tra il conto del tesoriere e la contabilità del comune;
15) Mancata
regolarizzazione delle carte contabili;
16) Mancata
compilazione dei dati obbligatori del DUP;
17) Mancata
predisposizione della relazione di inizio mandato;
18) Mancata
collaborazione con l'organo di liquidazione nella determinazione della massa
passiva;
19) Messa
in riscossione (senza una contabilizzazione separata) di entrate di competenza O.S.L.;
20) Mancato
riversamento all'O.S.L. degli incassi su residui
anteriori al 2016;
21) Elencazione
di fatture già pagate nella dichiarazione di dissesto;
22) Perdita
di scritture contabili e duplicazione di altre nel passaggio ad un nuovo
software;
23) Mancata
contabilizzazione dell'aggio dovuto al concessionario della riscossione delle
entrate;
24) Venticinque
pareri non favorevoli di revisori vari.
L'elenco potrebbe
continuare a lungo, ma il dato che se ne ricava è sempre lo stesso. Questi
amministratori non sono in grado di risanare alcunché, perché sono come
"asini in mezzo ai suoni". Vivono soltanto di comunicati su Facebook, senza rendersi conto di quanto gravi siano le
irregolarità presenti negli atti (deliberativi e dirigenziali) adottati. Il secondo dissesto finanziario, che verrà
approvato il 18 febbraio prossimo, chiude ogni discorso e sta a dimostrare
tutto ciò.
Visita www.CalviRisorta.com