SPRAZZI DI TEATRALITÀ ALLA CORTE DEL SINDACO NARCISO

Giovanni Marrocco, 27 luglio 2019

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Questa mattina, alle ore 8, si è tenuto una seduta del consiglio comunale dai risvolti assurdi, almeno quanto l’orario scelto dal Presidente Parisi per la sua convocazione. L’argomento è “ovviamente” l’ipotesi di bilancio riequilibrato 2016/2020. In 775 giorni di amministrazione Lombardi è la settima seduta nella quale se ne discute, l’ottava se consideriamo che a gennaio 2019 si evitò l’obbligatorio passaggio in consiglio. Era necessario rispondere alla richiesta istruttoria del Ministero dell'Interno del 10.06.2019, “ovviamente” sempre oltre il termine di 30 giorni concesso.

La maggioranza però non ha utilizzato un solo minuto per illustrare l’argomento all’assise e la presunta capacità di risanamento finanziario di un bilancio che, a nostro parere, è addirittura deleterio per il futuro amministrativo di Calvi Risorta. Ha invece incredibilmente orchestrato un ridicolo teatrino, dove il Sindaco e gli assessori hanno deciso di attaccare il ruolo dell’opposizione, sparando a zero contro lo scrivente, in quel momento unico rappresentate delle minoranze in consiglio. “Ovviamente” hanno utilizzato, come dischi rotti, sempre il solito repertorio di frasi scritte a tavolino, cercando di mistificare la realtà e dimostrando di non aver capito ancora il senso e lo scopo del bilancio riequilibrato. 

Ne è dimostrazione l’intervento dell’assessore Rosy Caparco, che imputa quella che definisce una “marcia logorante” per l’approvazione del bilancio agli amministratori precedenti, che avrebbero lasciato milioni di euro di debiti, non mancando di sottolineare che l’opposizione svolta dallo scrivente sarebbe “becera”. Le ha fatto eco, poi, l’assessore Antonio Capuano che, al pari di Rosy Caparco, giustifica l’incapacità di approvare un bilancio validabile dal Ministero ed il deludente esercizio della propria delega, con le presunte responsabilità di chi li ha preceduti. Afferma inoltre che la mancanza di funzionari è da imputare a chi avrebbe potuto assumere in passato e non lo ha fatto, preferendo effettuare incarichi fiduciari. Qualcuno gli faccia presente che dal 2010 al 2018 c’è stato il blocco, totale o parziale, del turn-over, che non consentiva alcuna assunzione di personale.

Non poteva non intervenire il “principe della caciara”, l’assessore Giuliano Cipro, che sempre fuori tema richiama i problemi sul rendiconto del 2015, cioè su un documento che Cipro non ha ancora capito non essere stato approvato dall’amministrazione Marrocco, bensì dal commissario Campini nel 2016, al quale soltanto dovrebbe porre i quesiti sui problemi causati dall’imperizia dei tecnici da questi individuati. Qualcuno glielo spieghi “con il cucchiaino” per favore!

Il teatrino si è chiuso con l’intervento del Sindaco che ha sottolineato, con tracotanza e vanagloria ingiustificate, che la sua amministrazione è “la più costruttiva che ci sia mai stata a Calvi Risorta”, affermando che ritiene l’attuale opposizione “nemica del popolo caleno”!!!

Chiariamo subito che qualsiasi sarà l’entità della massa debitoria che l’Organo di Liquidazione certificherà (ad oggi non c’è un solo euro certificato dagli uffici, ai sensi dell’articolo 254.4 del TUEL), questa non ha alcun effetto sulla costruzione dell’ipotesi di bilancio riequilibrato 2016/2020, che è uno strumento finalizzato a consolidare la situazione finanziaria del comune per assicurare stabilità alla gestione futura dell'ente. 

Con la dichiarazione di dissesto, infatti, l’organo di liquidazione ha preso in carico tutta la gestione fino al 31/12/2015, per cui il bilancio riequilibrato riguarda al 99% soltanto le gestioni Campini e Lombardi, che ripartivano da zero, come se il comune di Calvi Risorta fosse stato istituito il primo gennaio 2016. Ciò nonostante, queste ultime due illuminate gestioni, cioè di Lombardi il vanaglorioso e del commissario insediatosi dopo i ricorsi del medesimo, hanno già accumulato 2,5 milioni di € circa di debiti per spese correnti! 

Se il bilancio non è stato sinora approvato, non è certamente per colpa dell’opposizione o per l’eredità lasciata dalle passate amministrazioni, di cui si occupa l’Organo di Liquidazione e non l’amministrazione Lombardi!

Ma è semplicemente perché non risulta essere stato mai approntato, dai tanti tecnici e consulenti da loro incaricati, un bilancio rispettoso delle norme di legge e delle disposizioni del TUEL e dei principi contabili generali ed applicati. Si scommette invece su un documento sul quale pendono, peraltro, due pareri non favorevoli di due diversi revisori dei conti ed un terzo favorevole, ma con gravi rilievi contabili.

Chiarito ciò, non posso non replicare alle gravissime affermazioni del Sindaco. 

Lasciamo pure perdere l’arroganza di chi celebra la sua amministrazione come “la più costruttiva che ci sia mai stata a Calvi Risorta”: basterebbe evidenziare, a smentita di questa baggianata, che il numero di determine dirigenziali approvate in un anno da Lombardi sia circa un terzo di quelle approvate, nello stesso periodo, dalle precedenti amministrazioni Marrocco e Caparco. Un’attività amministrativa pari al 30% di quella svolta dai loro predecessori, descrive una compagine impantanata più che ipercostruttiva

Ma affermare per l’ennesima volta (questa volta addirittura in aula consiliare e nel testo di un atto deliberativo), di ritenere l’attuale opposizione “nemica del popolo caleno” è di una gravità unica! Un’affermazione per nulla rispettosa del ruolo istituzionale che l’opposizione è stata chiamata a ricoprire e svolgere proprio dal popolo caleno. Vuol dire offendere il 60% dei votanti (tanti sono coloro che, nel 2017, hanno espresso un voto di preferenza per le liste capeggiate da Bonacci e da Caparco) e la democrazia in generale. 

Il Sindaco Lombardi vorrebbe un mondo ideale con una opposizione silenziosa, che non controlla gli atti illegittimi posti in essere dalla sua amministrazione, non presenta atti di sindacato ispettivo e mozioni, non lo critica nel merito delle scelte effettuate, non presenzia ai consigli comunali, non replica alle accuse false e strumentali che le vengono imputate e che non fa proposte alternative. 

Purtroppo per il Sindaco abbiamo un mandato conferito democraticamente dal popolo per svolgere il ruolo di opposizione, che intendiamo esercitare con lealtà ed onore per i prossimi 3 anni e non in modo “becero” come lui vorrebbe. Meglio che impari dunque a rispettarci e a rispettare le istituzioni democratiche e la volontà del popolo caleno che tanto dice di amare.

Il Consigliere comunale

Giovanni Marrocco

 

 

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