Codice della strada:
le modifiche col decreto sicurezza
Dal Web, 4 dicembre
2018
Carlos Arija Garcia
Dai parcheggiatori
abusivi al sequestro o al fermo di un veicolo e la loro custodia, fino alla
guida di un’auto con targa estera.
Ecco la nuova
normativa:
Il decreto
Sicurezza è diventato legge ed insieme alle
misure contro l’immigrazione clandestina o i furti negli appartamenti, sono
entrate in vigore le modifiche al Codice della strada. Riguardano, in
particolare, la lotta ai parcheggiatori abusivi ed i casi in cui i veicoli
possono essere sequestrati o fermati. Ma ci sono anche le multe e perfino la
confisca nel caso in cui si trovi una persona residente in Italia da più di 60
giorni alla guida di un’auto con targa estera. Così come un nuovo modello di
controllo per il censimento dei veicoli sequestrati.
Novità
importanti, insomma, che rischiano di passare inosservate perché inserite in
una legge – il «famoso» decreto Sicurezza voluto da Matteo Salvini – della quale si parla solo per alcuni contenuti
(uno su tutti, appunto, l’immigrazione).
Ecco
di che cosa si tratta:
1 Decreto
sicurezza: lotta ai parcheggiatori abusivi
2 Decreto
sicurezza: il sequestro dei veicoli
2.1 Il
censimento dei veicoli sequestrati
3 Decreto
sicurezza: il fermo dei veicoli
4 Decreto
sicurezza: la guida con targa estera
Decreto sicurezza: lotta ai parcheggiatori
abusivi
Tra
le modifiche al Codice della strada contenute nel decreto
Sicurezza spicca quella relativa ai parcheggiatori abusivi. In
sostanza, viene completamente sostituito il comma 15-bis dell’articolo 7.
Diminuisce la sanzione pecuniaria amministrativa: se prima era compresa tra
1.000 e 3.500 euro, ora viene fissata tra 771 e 3.101 euro.
Ma la
novità più importante è che fare il parcheggiatore abusivo può essere
considerato un reato. Lo diventa quando il furbetto che chiede i soldi
senza ricevuta per parcheggiarti l’auto o per trovarti un posto in cui
lasciarla commette uno di questi due fatti:
impiega
nella sua attività illecita un minorenne;
continua
a fare il parcheggiatore abusivo nonostante sia già stato sanzionato in passato
(è, in pratica, il caso della recidiva).
A
questo punto, non si tratta più di un illecito amministrativo ma di un vero e
proprio reato punito con l’arresto da sei mesi a un anno e con l’ammenda tra
2.000 e 7.000 euro. Non solo: il parcheggiatore abusivo si vedrà confiscare le
somma che ha ricavato «accomodando» una macchina qua e spostando una macchina
là.
Altra
questione è: chi denuncia i parcheggiatori abusivi? Sappiamo che
svolgono la loro attività davanti agli occhi di tutti, senza nascondersi.
Deve farlo per forza un vigile urbano o un poliziotto? No, in teoria può
farlo anche un automobilista, come puoi vedere in questo articolo.
Decreto sicurezza: il sequestro dei veicoli
Il decreto
Sicurezza introduce tra le modifiche al Codice della Strada un
meccanismo più agile per il sequestro di un veicolo, sistema con cui si
vuole anche far risparmiare qualche soldo allo Stato.
Intanto,
quando viene sequestrato un veicolo, il proprietario o il conducente restano
gli incaricati di portarlo in sicurezza ed a proprie spese in un luogo in cui
non ci sia un passaggio pubblico. Se proprietario o conducente si rifiutassero
di farlo, succederebbero sue cose. La prima, che sarebbe la Polizia a farlo e a
depositare il veicolo in uno dei depositi adibiti al ricovero di veicoli
sequestrati. E fin qui, uno può dire: nessun problema, che lo facciano loro
così io non mi scomodo.
Il
vero guaio arriva dopo. Perché conducente o proprietario dovranno pagare per
rifiutarsi di trasportare il veicolo sequestrato una multa da 1.818 a
7.276 euro. Il bicchiere mezzo pieno è che prima si pagava qualcosa di più (ma
nemmeno tanto: da 1.835 a 7.341 euro). Il bicchiere mezzo vuoto, invece, è che,
oltre a pagare la sanzione, il conducente dovrà rinunciare temporaneamente
alla patente, che verrà sospesa da uno a tre mesi. E non è
finita.
Se il
proprietario dell’auto (o della moto, o del furgone) non assume la custodia
del veicoloentro cinque giorni dalla pubblicazione
del sequestro sul sito della Prefettura, il mezzo passa in proprietà al
titolare del deposito. Per riaverlo, il suo legittimo proprietario sarà
costretto a pagare il recupero ed il trasporto.
Rischiare
di mettersi al volante di un veicolo sotto sequestro non conviene: le modifiche
al Codice della strada introdotte dal decreto Sicurezza prevedono
una multa da 1.988 a 7.953 euro e la revoca della patente.
Il censimento dei veicoli sequestrati
Sempre
per quanto riguarda i veicoli sequestrati, il decreto Sicurezza inserisce
un sistema nuovo per il controllo di questi mezzi nei depositi. In pratica, i
prefetti saranno tenuti al censimento semestrale dei veicoli e alla
pubblicazione sul sito della Prefettura dell’elenco di auto, moto, furgoni ecc.
posti sotto sequestro.
Entro
30 giorni dalla data in cui è stato pubblicato l’elenco, il proprietario di un
veicolo sequestrato può prenderselo in custodia pagando le somme
dovute. Se il debito non verrà risolto entro quei 30 giorni, il veicolo
verrà confiscato.
Decreto sicurezza: il fermo dei veicoli
Modifiche
al Codice della strada anche per quanto riguarda il fermo dei veicoli.
Come nel caso del sequestro, sarà il proprietario a doversi fare carico
del trasporto e della custodiadel
mezzo in un luogo stabilito. Nel caso facesse finta di niente, dovrebbe pagare
una sanzione amministrativa tra 776 e 3.111 euro e dire addio
alla patente per un periodo compreso tra uno e tre mesi.
E non
si parla solo di auto: la nuova normativa interessa anche ciclomotori e
motocicli, che non verranno più tenuti nei depositi di Polizia.
Decreto sicurezza: la guida con targa estera
Il decreto Sicurezza introduce tra le modifiche al Codice
della Strada il nuovo comma 1-bis che vieta di circolare in Italia con un veicolo
immatricolato in un altro Paese a chi risiede nel nostro Paese da oltre 60
giorni. Questo comma, quindi, non permette in alcun caso di guidare l’automobile con targa estera di un parente o di un
amico che vive oltreconfine, viene a trovarti durante le vacanze e ti presta la
macchina per un week end. Chi viene trovato al volante di uno di questi
veicoli, rischia una multa elevata e, se non si mette in
regola, si può arrivare alla confisca del veicolo.
Trovi, comunque, tutti i dettagli in questo articolo.
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