BUGIARDI INCALLITI

Giovanni Marrocco, 14 novembre 2018

Ci risiamo. Il gioco preferito dalla “banda” Lombardi, mistificatori di professione, è sempre quello di alterare la realtà dei fatti e ripetere fino allo sfinimento talune falsità, con l’intento di convincere gli altri che ciò che professano sia Vangelo. Ma tante bugie di fila non fanno una mezza verità! Dopo la sospensione del pacco alimentare e di molteplici altri servizi non adeguatamente tutelati (pronto soccorso 118, libri di testo, navetta per il cimitero, mensa scolastica, illuminazione pubblica, clorazione acqua, salvaguardia dell’ambiente, manutenzione strade, distribuzione buste raccolta differenziata, ecc.), la gente ha capito che la loro competenza è pari alla tanto professata buona fede: ZERO! 

Che continuassero pure a “sparlare” di quest’uomo “sempre più solo”: il loro è solo timore politico verso chi sta facendo emergere tutta la loro incompetenza ed inconsistenza amministrativa. Durante la nostra gestione non abbiamo fatto promesse assurde né illuso nessuno: i compromessi non ci appartengono. Abbiamo agito sempre nell’interesse della cittadinanza e continueremo a farlo anche dall’opposizione, sempre a testa alta.

Per questo non smetteremo mai di ripetere quanto sono bugiardi. Il loro modo di amministrare è paragonabile ad una sorta di tifoseria dove basta un like, strappato a suon di messaggini, per sentirsi vincenti. Un annuncio, un selfie strappalacrime e… poco importa se il paese va a rotoli. Basta cavalcare l’onda! Le verità, però, sono altre.

Sono talmente boriosi e pieni di sé da respingere a priori qualsiasi indicazione costruttiva della minoranza, salvo poi lanciare invettive contro l’opposizione se si denunciano, a ragione, gravi illegittimità ed irregolarità che avrebbero viceversa potuto evitare. Niente da fare, loro continuano a commettere errori e a giustificarli a suon di menzogne, cadendo continuamente in contraddizione. 

Ma veniamo al dunque.

Per quanto riguarda l’area PIP, che volevano trasformare in un parcheggio, hanno ostinatamente adottato una modifica regolamentare illegittima (illegittimità segnalata in consiglio da quei cattivoni dell’opposizione), cui è seguito un appalto illegittimo, accertato come tale dalla Regione. In virtù di ciò, la stessa Regione ha paventato la revoca dei finanziamenti... e loro invece di ammettere l’evidenza (si leggano bene la nota prot. 5358 del 18/05/2018), continuano a difendere procedure illegittime e non attuabili! 

Se l’appalto con la Sinergie è vergognoso e la stessa società è inadempiente (ed è palese ciò), perché continuare a tenerla? L’appalto con il Consorzio Sinergie poteva essere risolto, regolamentato, o per lo meno la società poteva essere sanzionata e la TARI ridotta, come proposto dalla minoranza. Perché non hanno posto in essere quanto proposto con quella fantomatica raccolta di firme? Evidentemente era solo una plateale presa in giro per tutto il popolo caleno! 

Scrivono che "Marrocco prima e il commissario prefettizio, dopo, non hanno mai stipulato il contratto con la ditta Sinergie"... e loro?

Noi abbiamo avuto solo 3 mesi per farlo e problemi con il segretario, che infatti sarebbe stato sostituito proprio a fine marzo 2016. Loro, invece, in 17 mesi, sono stati condannati alle spese di giustizia dal Tar perché non hanno provveduto alla stipula del contratto. E’ stato poi nominato un commissario ad acta, pagato dal comune (cioè da NOI) e nemmeno nulla è stato fatto perché non trovavano le “carte”, ignari che trattavasi di una gara completamente telematica. Incompetenti!!!

Di vero c'è solo il fatto che l’amministrazione Lombardi ed il commissario prefettizio (non certo Marrocco) hanno accumulato un debito con il Consorzio Sinergie di 500 mila euro! La gestione fino al 2015 è infatti in mano all'Organo di Liquidazione e la società è stata regolarmente pagata fino a marzo 2016, basta leggere le determine allegate. Mistificatori!!

Dicono che “grazie alla loro gestione parsimoniosa” hanno messo da parte un gruzzoletto per iniziare i lavori del cimitero: che assurdità!

Al commissario suggerivano di utilizzare l’anticipazione di tesoreria per dare avvio ai lavori, mentre loro devono “rompere il salvadanaio”: la loro gestione parsimoniosa, in assenza di un bilancio, ha già fatto sì che si accumulassero oltre 2 milioni di euro di debiti per spese correnti, mentre con il gruzzoletto di cui il comune dispone non ci pagano nemmeno gli stipendi ai dipendenti e le rate dei mutui di prossima scadenza. 

La verità è che i lavori appaltati per l’ampliamento del cimitero, la cui spesa era già stata impegnata, sarebbero stati completati dall’Amministrazione Marrocco nell’estate del 2016, si aspettava solo la nuova segretaria per la stipula del contratto e l’avvio dei lavori. Ma Lombardi aspirava troppo alla poltrona di Sindaco per attendere il termine naturale del nostro mandato, bisognava per forza ricorrere al Consiglio di Stato, con tutte le conseguenze nefaste del caso. 

Gli atti sono liberamente consultabili in calce ai nostri articoli, cari cittadini, non serve andare al Comune come chiedono loro. Vi direbbero solo bugie e questo, purtroppo, gli riesce in maniera quasi naturale!

In 17 mesi la “banda” Lombardi non è stata capace di chiudere un solo bilancio in maniera corretta (per ben 6 volte è stato respinto dal Ministero!). Intanto stiamo pagando con i nostri soldi tutti i soggetti che ci hanno lavorato (con esito negativo) e ci lavorano attualmente: responsabili, consulenti, aiutanti abusivi, aiutanti abusivi degli aiutanti abusivi… l’ufficio ragioneria sembra ormai un porto di mare!

In 17 mesi hanno accumulato solo debiti e storture, ma hanno pensato bene di non rinunciare ai 70 mila euro delle loro indennità, “barattate” anche con la soppressione del pacco alimentare… e questi sarebbero quelli che pensano al popolo e amano Calvi Risorta? Il loro è solo amor proprio!!!!

Quest’uomo “sempre più solo” e tutta la sua squadra di governo rinunciò alle indennità per 5 anni e mai avrebbe barattato le stesse con le provvidenze in favore di nuclei familiari bisognosi… si vergognino!!!!

Dott. Giovanni Marrocco

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