ELEZIONI 2018: AVV. ALESSANDRO MARTUCCI (+EUROPA) IN CAMPO PER UN LIBERALISMO SOCIALE, ECONOMICO E
PROEUROPEISMO
Alessandro Martucci
“In prima persona, senza
più delegare”, è lo slogan che inconsciamente matura ogni cittadino in cuor
proprio, mosso dal senso di appartenenza al proprio territorio e dall’auspicio di
poter cambiare le sorti dello stesso, nell’impegno che mette nelle battaglie
che quotidianamente conduce attraverso associazioni e partiti politici. Questi
i motivi per i quali ho deciso di fare di questo “motto” il segno distintivo
della mia campagna elettorale, poiché mi rappresenta nella vita privata ancor
prima che in quella “pubblica”.
Tre sono gli elementi
essenziali di uno Stato: il popolo, il territorio e la sovranità. Concetti che,
nati in un’ottica nazionale, quale insieme di persone accomunate dalla stessa
lingua, dalla stessa razza, dalla stessa storia e dalle medesime tradizioni
radicate in un determinato spazio geografico, si sono arricchite nel tempo di
respiri più ampi che se vissuti nel rispetto di regole certe e, forse e
soprattutto, nel rispetto delle diversità, non possono che alimentare le
Istituzioni rappresentative di nuovi obiettivi finalizzati al soddisfacimento dei
bisogni di tutti.
L'integrazione deve
partire dal rispetto del territorio che nulla è senza il suo popolo, che nulla
può senza sovranità. Quest'ultima però (ahimè) non deve dimenticarsi di trarre
da quel popolo la ragione stessa del duo essere.
È questo un momento storico
in cui proliferano più che coraggiosi candidati, presunti “salvatores
mundi” i quali, però, sono solo sempre più riconducibili alla categoria degli
ignavi, “che mai non fur vivi", nel corso delle
legislature di questo Paese, molti né a favore del bene né a favore del male,
rilegandosi meramente in questa categoria di dantesca memoria. L’Italia deve
liberarsi di questo peso e certo ciò non può avvenire attraverso il “populismo”
di chi cavalcando l’onda di un malcontento (a ragione) ormai generalizzato
promette cambiamenti resi impossibili da una realtà che ci sovrasta, da un
mondo che si evolve a prescindere da noi ed assume confini sempre più labili
poiché volti alla creazione di uno spazio comune di cui dobbiamo sentirci parte
integrante affinché sia realizzato un presente che possa dirsi migliore per
noi, ed un futuro che lo si possa dire ancor di più per le generazioni future.
Noi siamo cittadini
italiani. Noi siamo cittadini europei. Noi siamo cittadini del mondo.
Da questo bisogna partire
per la creazione di reali presupposti di uguaglianza sostanziale. In questo
modo, pur nel rispetto delle proprie origini e nella identificazione, che ci è
propria, con gli usi, i costumi, la cultura del territorio di cui siamo figli,
possiamo godere a pieno delle innumerevoli potenzialità di benessere che questa
Terra può offrirci. I progetti utopistici per carità, pur meritano di esistere
nella individualità di ciascuno, ma al di fuori dello scenario politico
chiamato a redigere programmi certi e soprattutto concretamente realizzabili.
Occorrono, oggi, nuovi
esempi di modestia e civiltà che si contraddistinguano per la buona volontà di
poter cambiare situazioni stagnanti alimentate da miserevoli interessi personali,
che prendano contezza della necessità di affrontare le grandi questioni del
nostro tempo, fornendo risposte più ampie che solo un “Italia più europea” può
dare attraverso l’impegno politico di chi, credendoci, miri a far rivendicare
all’Italia il titolo di “Padre Fondatore” della Comunità Europea e non certo di
mero e passivo spettatore.
Il prossimo 4 Marzo siamo
tutti chiamati ad esercitare il nostro diritto al voto ed è in quella massima
espressione di democrazia che ho deciso di aderire al programma politico di “+Europa” con Emma Bonino.
+libertà, +innovazione, +crescita, +democrazia, +integrazione, + sostenibilità, +ricerca, +equità, sono solo alcuni di quei bisogni che ogni cittadino
cerca con un minimo di impegno civico e civile di garantire alla terra che
abita, soprattutto quando la possibilità di farlo è su scala nazionale. Questi
sono gli otto “più” per la realizzazione dei quali tutti noi di “+Europa” ci impegniamo a lottare con fiducia, con
determinazione e concretezza. Per voi, l’Italia ed il suo futuro. Personalmente
lo farò nella duplice veste di elettore e possibile eletto, “in prima persona
senza più delegare”.
Da concittadino italiano e
compaesano di Calvi Risorta (CE) e paesi limitrofi, vi chiedo di farlo
accompagnando il vostro cuore alla matita, scevro da scetticismo sulla
possibilità che un altro diverso e nuovo, rispetto a “quello precedente”, possa
far qualcosa di buono.
Vi chiedo di farlo
pensando al nostro Paese in un’ottica europea per il benessere e contro la povertà,
per le libertà fondamentali e contro ogni forma di discriminazione, per
l’accoglienza e l’integrazione con regole certe e contro l’indifferenza, per la
sicurezza e contro il terrorismo, per l’innovazione tecnologica e la ricerca
scientifica, per la valorizzazione del patrimonio storico e ambientale, la
tutela della concorrenza in un mercato aperto e la creazione di opportunità di
lavoro.
Vi chiedo di farlo
credendo in me e nel contributo che, un figlio di questo Mezzogiorno, con il
proprio impegno, la propria determinazione e le proprie competenze possa
apportare per la reale eliminazione dei troppi ostacoli che si frappongono al godimento
di quelle libertà e di quei diritti contemplati dalla nostra Costituzione ma
troppo spesso dimenticati.
Il prossimo 4 Marzo, alla Camera dei Deputati, Collegio
Plurinominale Caserta e Provincia: vota +Europa!
“In prima persona, senza più delegare”, sostienimi.
Avv.
Alessandro Martucci
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