TRASPARENZA ED EFFICIENZA A CONFRONTO
Orizzonte
Comune, 20 gennaio 2018
“Se saremo chiamati ad amministrare questa
comunità l’etica e la trasparenza amministrativa saranno gli elementi che
caratterizzeranno il nostro operato”.
Cominciava in
modo tanto solenne il programma elettorale del gruppo Lombardi, che poneva tra
i primi punti il “rispetto della
normativa per l’accesso ai documenti della pubblica amministrazione”: come
se rispettare quello che, non solo in Italia, è un obbligo di legge ed un
cardine per le pubbliche amministrazioni, fosse un obiettivo da campagna
elettorale.
Vediamo, in
ogni caso, cosa hanno concretamente realizzato i nostri amministratori
nell’anno 2017.
La norma di
riferimento è il decreto legislativo n. 33/2013, il quale prevede, all’articolo
16, l’obbligo di pubblicazione di tutta una serie di atti amministrativi,
considerate informazioni fondamentali per i cittadini, al fine di consentire
loro forme di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e
sull’utilizzo delle risorse pubbliche, nonché di promuoverne la partecipazione
all’attività amministrativa. Questi dati vanno pubblicati, con diversa
periodicità, in una apposita sezione del sito istituzionale, denominata
“Amministrazione trasparente”, alla quale ogni cittadino può facilmente
accedere e prendere visione della documentazione di proprio interesse, in modo
da poter valutare quello che succede nel proprio comune e controllare l’operato
dei propri amministratori. Chiunque abbia mai provato ad accedere al sito,
durante le precedenti amministrazioni, avrà facilmente potuto verificare la
presenza pressoché completa dei dati richiesti per legge. Dalla gestione del
commissario prefettizio in avanti, e ancor di più con l’amministrazione
Lombardi, abbiamo invece intere sezioni del sito completamente vuote o con dati
risalenti al 2015. In altri termini, la
normativa sulla trasparenza viene costantemente e quotidianamente elusa:
adesso forse si spiega perché abbiano indicato un obbligo di legge come un
obiettivo politico da raggiungere!
Passiamo ora
ad un altro aspetto della trasparenza: la pubblicità degli atti adottati dagli
organi politici e dagli uffici comunali mediante la loro pubblicazione all’Albo
pretorio online. Per fare ciò ci siamo basati su un metodo non opinabile.
Abbiamo preso
a riferimento le determine e le delibere di giunta
comunale di diversi anni, così come presenti sull’albo ed abbiamo calcolato la
media dei giorni che intercorrono tra la data di adozione dell’atto e la sua
pubblicazione all’Albo pretorio, ricavandone così anche un indice di efficienza
della macchina burocratica. Il risultato impietoso è stato il seguente:
determine anno 2015 (amministrazione Marrocco): 4 giorni;
determine anno 2017 fino al 11/06 (amministrazione Campini): 10,5 giorni;
determine anno 2017 dal 12/06 (amministrazione Lombardi):
13 giorni;
delibere di
giunta anno 2015 (amministrazione Marrocco): 5 giorni;
delibere di
giunta anno 2017 (amministrazione Lombardi): 11,7 giorni.
Senza contare
che non sono state ancora pubblicate ben 24 determine
relative all’anno 2017, il che porterà ad un ulteriore peggioramento del
pessimo dato dei 13 giorni finora conseguito da Lombardi. Tempi così lunghi,
inammissibili se si considerano le tecnologie informatiche di cui si dispone,
sono indice di una pessima organizzazione degli uffici comunali (alla quale
provvedono gli organi politici) e tra l’altro contrastano, oltre che con le
esigenze di accesso e di trasparenza, anche con quelle di controllo e con
l’eventuale diritto ad impugnare gli atti da parte dei soggetti interessati. Tenuto
conto che le delibere sono quasi sempre immediatamente eseguibili, infatti, il
ritardo con il quale vengono pubblicate ed entrano così nella sfera di
conoscenza del cittadino, riducono notevolmente i tempi per un eventuale
ricorso al TAR da parte dello stesso.
Altra nota
dolente è che le determine vengono spesso pubblicate
limitatamente al solo testo, ancorché vengano dichiarate delle copie conformi.
Mancano cioè le intestazioni, le liste di distribuzione, l’oggetto, il
preambolo ed i pareri dei responsabili!
Il
vicesindaco, tanto solerte nel conteggiare ed elencare il numero di richieste
di atti delle opposizioni e chiedere alla Prefettura di intervenire per
bloccarle, si preoccupi piuttosto di verificare e risolvere questi gravi problemi di trasparenza degli atti e
delle informazioni pubbliche, sorto con l’amministrazione Lombardi. Vedrà
che anche il numero di richieste delle opposizioni calerà drasticamente, quando
inizierà a far pubblicare integralmente e tempestivamente tutti gli atti che
devono essere consultabili per legge.
Il Gruppo
Politico “Orizzonte Comune”
Visita www.CalviRisorta.com