Il 7 ottobre manifestazione per le bonifiche dei territori e il risarcimento delle comunità colpite dai disastri

Comitato per l'Agro Caleno, 05 Agosto 2017

Venerdì 4 agosto, nel pieno della calura estiva, il Parco Caleno brulicava di abitanti, comitati e realtà in lotta provenienti da tutta la provincia e oltre. L“estate dei roghi e dei veleni” si è trasformata così da argomento di immenso disagio e preoccupazione, ad occasione di confronto, rabbia e appuntamento di lotta.

Il 7 ottobre è la data individuata ieri durante l’assemblea per una grande manifestazione nell’Agro Caleno che da subito gli interventi hanno prospettato larga e non solo a carattere territoriale. Convinti e consapevoli di aver pagato un prezzo eccessivamente alto e che la controparte sia stata ed è tuttora spietata con le nostre vite e i nostri territori, il silenzio complice dell’istituzioni è durato troppo, decenni, e non è meno atroce dell’attacco subito.

Per questo la data del 7 ottobre, un tempo che concediamo come popolazioni colpite dal disastro a chi ci governa ed amministra, per mettere pressione e far sì che da subito si attivino per mettere mano alle bonifiche e ai risarcimenti reali per gli abitanti. Non ci accontenteremo di soluzioni tampone o fittizie, ma entro il 7 ottobre dobbiamo avere risposte certe, chiare e soprattutto che siano davvero risolutive affinché non accada mai più un’estate piena di roghi e di veleni!

Scenderemo in strada per la bonifica della ex-Pozzi e dell'Ilside, ma lanciamo l'appello a tutte le lotte presenti sul territorio regionale per costruire una mobilitazione generale e che veda confluire insieme tutte le esperienze nate sul territorio campano. Dai prossimi giorni comincerà il calendario di eventi ed iniziative di avvicinamento al corteo, a cominciare dalla creazione di una "carovana" che dall'Agro Caleno giri in tutta la regione per spiegare le ragioni del corteo e invitare tutte e tutti alla partecipazione.

Il 7 ottobre si scende in strada, o per festeggiare una vittoria per i nostri territori, o per far sentire la nostra rabbia e la nostra determinazione a chi di dovere!

Alleghiamo di seguito la Piattaforma Popolare delle lotte per la bonifica e i risarcimenti alle comunità colpite da roghi e veleni, presentata il 4 Agosto 2017 a Calvi Risorta. [Aperta ad ulteriori contributi da parte di comitati e lotte territoriali] - Vogliamo la bonifica sì, ma solo sotto controllo popolare

- Vogliamo la bonifica sì, ma non deve essere affidata ad Invitalia. Vogliamo che ci sia il consorzio tra comuni così da poter esercitare più pressioni popolari possibili su enti stabili sul territorio.

- Vogliamo conoscere il cronoprogramma degli interventi con i relativi tempi di attuazione con le varie trance di finanziamento dei 15 milioni di euro nelle ulteriori fasi di lavorazione. E pretendiamo che lo snellimento burocratico non vada a sacrificare il controllo popolare, bensì le lungaggini inutili a provvedere da subito al disastro.

- Vogliamo la depoliticizzazione totale di enti come asl e arpac, affinchè non siano più taciute le verità sui disastri che ci colpiscono. - Vogliamo che l’ASL abbia un presidio fisso nell’Agro Caleno, così come nei luoghi colpiti da roghi, discariche e impianti inquinanti, e che provveda a garantire sportelli di prevenzione totale, specializzata e gratuita, senza limiti di accesso né per età né per status. - Vogliamo che siano resi pubblici i dati di inquinamento della falda acquifera e aprire un tavolo di discussione con agricoltori e allevatori dell’Agro Caleno per ottenere maggiori controlli sui prodotti alimenti per difenderli dalla speculazione delle Coop e dei grandi marchi. - Vogliamo un monitoraggio costante della qualità dell’aria dell’Agro Caleno, in particolare a Sparanise e Pignataro Maggiore, non solo attraverso le centraline fisse della Calenia e gli impianti mobili dell’Arpac, ma con la misurazione di laboratori esterni (se possibile finanziati dai Comuni). - Vogliamo che si imponga e si pretenda un cambio di rotta al Consorzio ASI Caserta ed a tutti i Comuni con il secco NO all’installazione di nuovi impianti inquinanti sul nostro territorio, a partire dalla piattaforma dei rifiuti che si vuole installare a Pignataro Maggiore, e il sito di PetCoke dell’Ambienta srl a Calvi Risorta. - Vogliamo che anche il sito di stoccaggio Ilside sia inserito nel Piano Regionale di Bonifica, per poter ottenere i fondi regionali per la rimozione dei rifiuti dal sito. - Vogliamo che l’abbattimento dello stabile Ilside sia effettuato dalla stessa ditta Ilside/Jacorossi, a sue spese (un piano di abbattimento già dovrebbe esistere). - Vogliamo la riappropriazione da parte delle Comunità dei territori per anni abbandonati e diventati discariche a cominciare dall’area Ex-Pozzi. Conoscere il suo destino una volta effettuata la bonifica e imporre un vincolo sul riutilizzo di quei terreni.

 

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