Rubano le targhe delle auto per compiere furti e rapine?

Caserta24ore, 17 luglio 2016

Mentre stava riprendendo l’auto parcheggiata, ha notato qualcosa di strano: non c’era più la targa posteriore. In un primo momento ha pensato di averla persa, ma poi ha visto che anche quella anteriore era sparita.

E allora non gli è rimasto altro che denunciare il furto ai carabinieri.

L’uomo di Calvi Risorta aveva parcheggiato per qualche ora, una Hunday, nei pressi della chiesa di Petrulo in occasione di una cerimonia religiosa. I ladri hanno probabilmente agito approfittando delle molte autovetture parcheggiate, frapponendo tra la macchina della vittima che si trovava in un varco poderale la loro auto per agire indisturbati. Un furto insolito, ma – secondo quanto si è appreso – tutt’altro che unico nel suo genere, anche nell’Agro Caleno dove negli ultimi mesi sono state raccolte varie segnalazioni di questo tipo.

Questi colpi vengono solitamente messi a segno da bande specializzate nel commercio di vetture rubate o che utilizzano i veicoli per compiere furti e rapine. L’utilizzo di una targa rubata potrebbe essere quella di applicarla a una vettura (solitamente di grossa cilindrata) per portarla all’estero senza dare troppo nell’occhio.

E anche probabile – alla luce di altri casi simili che si sono verificati in varie zone d’Italia – che i malviventi utilizzino le targhe per “pulire” le auto con le quali vanno in giro a compiere furti e rapine.
Nel frattempo però per l’automobilista, oltre al danno c’è anche la beffa, perché la procedura in questi casi è decisamente lunga e non è esente da costi.

 

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