SITO CONTAMINATO – AREA ex POZZI-I.PLA.VE - territorio del Comune di Calvi Risorta
Luciana
Antinolfi, 16 giugno 2015
Il
20 febbraio scorso il Sindaco del Comune di Calvi Risorta inviava una missiva al
Ministero dell’Ambiente, Settore Bonifiche, alla Regione Campania, Settore
Bonifiche e Settore Autorizzazioni Ambientali, alla Provincia di Caserta,
all’ASL di Caserta, all’ARPA Campania, al Consorzio ASI, alla Prefettura di
Caserta, e per conoscenza al Corpo Forestale dello Stato e alla Procura della
Repubblica, avente per oggetto: “AREA ex POZZI – I PLAVE del Comune di Calvi
Risorta – presenza diffusa di rifiuti speciali. Avvio procedimento AIA a favore
di IAVAZZI AMBIENTE scarl”.
Nella
stessa venivano analizzati i punti di criticità relativi all’area in oggetto e
sulla cui base, il Primo Cittadino, riteneva prioritario un suo personale
intervento al fine di salvaguardare il territorio e i suoi abitanti. Dai
rilievi effettuati, scaturiva la presenza di una vasta zona gravemente
inquinata dove i livelli di contaminazione risultavano essere superiori ai
valori di concentrazione soglia di contaminazione, una zona a rischio sanitario
e ambientale. Nella nota PEC il Sindaco denunciava la potenziale gravità della
situazione, esortando ad agire tutti gli Enti a vario titolo coinvolti,
chiedendo, tra l’altro, sia la sospensione della procedura AIA, avviata dalla
Regione, che l’istituzione di un Tavolo di Unità di crisi, presso la Prefettura
i Caserta. Oggi, purtroppo quel timore è divenuto realtà. L’Autorità
giudiziaria ha accertato l’effettiva presenza di inquinanti diffusi su una
vasta area della ZONA INDUSTRIALE ASI. E mentre la notizia è andata su tutti i
media regionali e nazionali denunciando un vero e proprio disastro ambientale,
si parla della più grande discarica d’Europa, nessuna procedura di Bonifica è
stata ancora avviata da Codesti Enti.
Un
nuovo comunicato viene nuovamente inviato pochi giorni fa alla Prefettura di
Caserta, al Ministero dell’Ambiente Settore Bonifiche, all’ISPRA, alla Regione
Campania, alla Provincia di Caserta, all’ASL di Caserta, all’ARPA Campania, al
Consorzio ASI di Caserta, in cui si ribadisce l’improcrastinabilità
dell’istituzione di un Tavolo di “Unità di Crisi” presso la Prefettura di
Caserta, poiché le dimensioni del SITO INQUINATO “ex Area Pozzi-Iplave”
appaiono tali da configurare un “S.I.N.” (SITO DI INTERESSE NAZIONALE – art. 252 d.lgs
152/06).
“Questa
vicenda ci amareggia molto!”, dichiara il Sindaco, Dott. Giovanni Marrocco. “Ci
addolora come cittadini di questa terra che amiamo e ci rattrista come
amministratori perché, è da un po’, che avevamo – inutilmente - cercato di
richiamare una maggiore attenzione sull’area ASI di Pignataro – Calvi – Sparanise. Un’area industriale, questa, che oramai è
diventata un “CIMITERO INDUSTRIALE” che versa in uno stato di abbandono
insopportabile. Da una parte non offre occupazione più a nessuno, dall’altra
rappresenta una vera e propria emergenza ambientale che pesa sul nostro
territorio e sulle nostre popolazioni. Chi se ne interessa, adesso? NESSUNO!
Non interessa al Consorzio ASI di Caserta; non interessa alla Provincia; non
interessa alla Regione; non interessa al Governo: NON INTERESSA!
E,
se a tanto aggiungiamo quello che oggi è venuto fuori, il quadro si completa
nella desolazione più assoluta. Ma è mai possibile che questi criminali abbiano
potuto seppellire migliaia e migliaia di metri cubi di rifiuti di ogni genere
senza che nessuno se ne sia accorto? Ma su questo farà piena luce la
magistratura che è l’unico baluardo nel quale confidiamo pienamente!
Comunque
come Amministrazione ci costituiamo parte civile contro chiunque abbia
provocato questo scempio. Voglio precisare, rispondendo a qualcuno che ha
parlato di assenza di istituzioni, che SIAMO LA PRIMA AMMINISTRAZIONE CHE HA
POSTO L’ACCENTO SULLA MATERIA AMBIENTALE. L’Amministrazione Marrocco, fin
dall’inizio delle indagini, ha collaborato fattivamente con gli organi
preposti, in particolare con il Comandante del Corpo Forestale di Calvi
Risorta, Vincenzo Gatta, il quale merita tutta la nostra stima per l’impegno
profuso nel portare avanti il lavoro . E invece di stare qui ad evidenziare di
chi possa essere la paternità, ribadisco che non è il caso di fare
spettacolarizzazione, né strumentalizzazione politica questa è una battaglia di
una guerra totale dove non solo Calvi Risorta è vittima, ma lo sono tanti posti
del nostro Paese. E’ una catastrofe di portata inimmaginabile e come per la
battaglia contro l’insediamento della Centrale a Biomasse, di cui
l’amministrazione è ferma oppositrice da sempre, ancor prima di essere nella
compagine di maggioranza, anche quest’altra battaglia, che ci è piovuta addosso
all’improvviso, verrà affrontata con determinazione nei confronti dei responsabili
di questo crimine ambientale, saremo molto attenti a seguire, passo passo, le procedure previste dalla legge.
SAREMO
MOLTO VIGILI!
Siamo
convinti che bisogna fare presto e bene e che non bisogna spegnere i riflettori
su questa brutta storia fino a quando non vedremo completamente bonificata
questa bellissima terra, perché le dimensioni e il tipo di contaminazione
sembrano tali da richiamare l’attenzione dell’intero PAESE.
NOI, FAREMO LA NOSTRA PARTE E FAREMO IN MODO CHE GLI
ALTRI FACCIANO LA LORO!”
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