L’edilizia Privata a Calvi Risorta è
paralizzata
PD
Calvi Risorta, 09 giugno 2015
L’edilizia
Privata a Calvi Risorta è paralizzata e dal 25 luglio 2015 non sarà più
possibile costruire per colpa dell'inerzia del Comune.
Lanciamo
un atto di accusa al Sindaco Marrocco, agli assessori e al dirigente
dell’ufficio tecnico del Comune: non danno risposte alle richieste dei
cittadini e delle imprese in merito ai permessi a costruire giacenti da mesi e
mesi nelle stanze del comune, il settore “edilizia privata” è praticamente
abbandonato. La questione è gravissima. In base all’art. 1 comma 3 del
Regolamento di attuazione per il governo del territorio N°5 del 04/08/2011 i
piani regolatori generali perdono efficacia dopo 18 mesi dell’entrata in vigore
del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Alla scadenza dei 18 mesi,
nei comuni privi di PUC (Piano Urbanistico Comunale) si applica la disciplina
dell’art. 9 del DPR 380/01 che impone limiti restrittivi all’edificazione
(praticamente non si potrà più edificare).
Con
DRG n.605 del 20/12/2013 è stato modificato il precitato art. 1 comma 3 del
regolamento di attuazione per il Governo del Territorio N°5 del 04/08/2011 per
cui il termine per l’approvazione del PUC (Piano Urbanistico Comunale) è stato
prorogato da 18 a 36 mesi dall’entrata in vigore del Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale. La provincia di Caserta, con nota n° 47584 del 26/05/2015 indirizzata ai sindaci della
provincia di Caserta, ha comunicato, che il predetto termine regolamentare
decorre, nella provincia di Caserta, dal 25/07/2015. A decorrere da questa data
il vigente Piano Regolatore perderà efficacia.
Considerando
che il comune di Calvi Risorta non ha provveduto alla stesura del PUC (Piano
Urbanistico Comunale), a decorrere dal 25/07/2015 scatterà il blocco
dell’edificazione e non si potranno più realizzare opere di interesse pubblico.
In base alla norma, saranno penalizzati anche coloro i quali hanno in giacenza
presso l’ufficio tecnico comunale, richieste di permesso a costruire, se entro
tale data non saranno in possesso del titolo abilitativo.
Stiamo
vivendo anni bui che mai si erano visti. Il settore Urbanistica non ha un
assessore che si interessa dei problemi dei cittadini e la situazione si
aggrava ogni giorno di più. L’edilizia è ferma: le imprese edili, le maestranze
e i tecnici locali stentano a lavorare. Il comparto è fermo: falegnami, fabbri,
idraulici, elettricisti, imbianchini arrancano. I cittadini aspettano le
autorizzazioni amministrative che tardano ad arrivare. Le cause non possono
attribuirsi solo alla crisi economica in Italia; la colpa è anche della
politica messa in atto da questa amministrazione comunale. Esiste una mancanza
di programmazione, una scarsa ricerca di risorse economiche e uno scarso senso
di come si amministra la cosa pubblica da parte dei nostri consiglieri
comunali.
L’urbanistica
è il cuore pulsante dell’Ente, da li provengono le maggiori entrate che poi
dovrebbero essere rimesse in moto per le spese varie: manutenzione scuole,
strade, manutenzione impianti ecc., ad oggi non si muove foglia, molte imprese
hanno dovuto licenziare tutto il personale. Quello edile è uno dei settori che da
sempre, insieme a pochi altri, ha costituito il traino dell’economia di Calvi
Risorta.
La
data del 25 luglio 2015 in cui scatterà il blocco dell’edificazione è alle
porte (visto che l’amministrazione non ha provveduto alla stesura del PUC -
Piano Urbanistico Comunale) e da quel momento tutti gli operatori del settore
edile cosa faranno? Tutti quei cittadini che avevano il sogno di potersi
costruire una casa, cosa faranno? Chi è il vero responsabile di tutto questo?
A
voi la risposta.
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