Studio su una tomba etrusca del VII secolo a.C. a CALES

Comune di Pignataro, 20 aprile 2015

Angelo Martino

Studio su una tomba etrusca del VII secolo a.C. a CALES

E’ lo studio di Anna Valletrisco dall’eloquente titolo “Su un corredo etrusco ritrovato a Cales e custodito nel Museo Nazionale di Napoli”, pubblicato nel 1972, che ci fornisce la prima testimonianza riguardo a una tomba databile al 630 a.C, che conteneva un ricchissimo corredo in cui figuravano oggetti di provenienza etrusca in varietà e qualità sconosciuto in Campania.

La testimonianza di Anna Valletrisco è successivamente fatta propria da Frederiksen in suo studio dedicato alla Campania, pubblicato a Londra nel 1984. Frederiksen menziona la tomba ritrovata a Cales quale prima testimonianza di Etruschi in Campania, nella fattispecie la tomba di un capo guerriero. Inoltre fa riferimento ad un’altra ritrovata in Capua.

Dobbiamo pur dire che l’etruscologo Giovanni Colonna ritiene che tale tomba di Cales, sia per l’abbondanza di armi che per la tipologia locale di fibule, fosse sicuramente la tomba di un capo indigeno, ma non si può provare la presenza di Etruschi a Cales e in Campania, facendo riferimento solo ai corredi funerari.

Nella discussione storica riguardo alle città etrusche dall’Ottocento, Cales è sempre presente tra quelle che sono considerate dagli storici di tale periodo le città che nel periodo arcaico stavano progressivamente assumendo un carattere urbano. Infatti tra le 12 città etrusche della Campania ritroviamo le seguenti: Ercolano, Pompei, Sorrento, Nola, Nucera, Marcina, Cuma, Pozzuoli, Sessa, Cales, Casilino e Volturno.

L’archeologo Stanislao Raffaele Femiano compendia in tal modo il suo pensiero riguardo al corredo etrusco ritrovato a Cales e custodito nel Museo Nazionale di Napoli, al cui riguardo lo studioso Colonna esprime le perplessità riportate: “etrusco o capo indigeno, l’importante ritrovamento del VII secolo a. C. a Cales dimostra la presenza di una ricca aristocrazia guerriera proprio nel periodo in cui l’insediamento, o forse meglio ancora, gli insediamenti sparsi sul pianoro tufaceo andavano assumendo carattere urbano”.

Bibliografia:
AAVV - Le città etrusche - Mondadori 1973
A.Valletrisco - Su un corredo etrusco ritrovato a Cales e custodito nel Museo Nazionale di Napoli - 1972
M. Friederiksen - Campania - 1984
Raffaele Stanislao Femiano - Linee di storia, topografia e urbanistica dell’Antica Cales - Fondazione Villaggio dei Ragazzi

 

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