RELAZIONE DELL’ASSESSORE ALLE
FINANZE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2014 E RELATIVI
ALLEGATI
Nicola D’Onofrio,
23 ottobre 2014
Ieri, 22 ottobre,
nei locali del Comune di Calvi Risorta, si è tenuto il Consiglio Comunale per
l’approvazione del bilancio. Poiché l’Amministrazione opera nella massima
trasparenza, si ritiene opportuno pubblicare la relazione dettagliata dell’Assessore
Dr. Nicola D’Onofrio per spiegare ai cittadini la situazione critica in cui
versano le casse comunali.
“Viene oggi sottoposta all’attenzione del
consiglio comunale la proposta di deliberazione per l’approvazione del bilancio
di previsione per l’esercizio finanziario 2014, corredata dei relativi
allegati.
Ritengo innanzitutto doveroso richiamare il
contesto di estrema incertezza nel quale sono costretti oggi ad operare gli
enti locali, destinatari di numerosi e frequentissimi interventi normativi che
dispongono da un lato vincoli e restrizioni di natura finanziaria – che si
ripercuotono, in modo significativo, finanche sull’ordinaria gestione delle
attività istituzionali dell’ente – e dall’altro continue modifiche
dell’impianto impositivo di riferimento: da ultimo l’imposta unica comunale,
nelle tre componenti dell’IMU, della TASI e della TARI.
Voglio evidenziare, altresì, che questa
amministrazione è in carica solo dal mese di giugno, per cui il bilancio di
previsione predisposto sconta, in buona parte e almeno per il corrente anno,
l’impatto e gli effetti di scelte politiche e gestionali già effettuate dalle
precedenti amministrazioni: si pensi, ad esempio, alla spesa per energia
elettrica, una voce rilevantissima del bilancio corrente, legata al contratto
in essere con la “Free Trade S.p.A.” (già “Gruppo GEA
S.p.A”), che scadrà solo alla fine del 2019; o ancora all’annosa questione della gestione
dell’autovelox, che ha un forte impatto negativo sull’equilibrio corrente, in
considerazione del flusso continuo di sentenze di accoglimento dei ricorsi,
emesse dai Giudici di Pace, con condanna dell’ente alle spese di lite; ai tanti
giudizi pendenti, anche per importi di svariate centinaia di migliaia di €,
legati ad una presumibile non corretta
gestione degli espropri per la realizzazione di opere pubbliche (campo di
calcio, P.I.P., alloggi di edilizia residenziale
pubblica, Viale delle Palme,…); ai contratti di concessione di impianti di
proprietà comunale o di servizi, scaduti senza che si sia proceduto,
tempestivamente, ad una gara per un nuovo affidamento (mi riferisco alla gestione dell’impianto natatorio,
piuttosto che al servizio di illuminazione votiva).
In tale difficilissimo contesto, non si
possono non segnalare alcuni elementi di forte criticità per il mantenimento
degli equilibri di bilancio.
Dal punto di vista delle entrate, ad
esempio, si evidenzia che le assegnazioni da federalismo fiscale municipale, ed
in particolare il fondo di solidarietà comunale – alimentato, tra l’altro, con
una quota dell’IMU che, per questo comune, ammonta ad oltre 233.000,00 € –
hanno subito quest’anno, per effetto del decreto legge n. 95/2012 (cosiddetta “spending review”) e di altre
disposizioni contenute nella legge di stabilità e nel decreto “competitività”
per il 2014, un ulteriore taglio di oltre 90.000,00 €, non compensato da altri
trasferimenti. Sono venute inoltre a mancare, almeno in parte, risorse
essenziali per l’equilibrio di parte corrente, quali il canone per la
concessione della piscina comunale, in ragione del mancato rinnovo del
contratto scaduto lo scorso mese di gennaio. Al riguardo voglio sottolineare
che non è stato possibile raggiungere alcuna forma di accordo con il vecchio
gestore, il quale, è bene ricordarlo, ha
contenziosi aperti con l’ente ed una persistente condizione di morosità,
risalente al 2011 per i canoni idrici e al 2013 per i canoni di concessione. Si è reso quindi necessario, da parte di questa
amministrazione, dare mandato all’ufficio tecnico perché individuasse una
soluzione gestionale alternativa per il rilancio tecnico dell’impianto,
soluzione che verrà formalizzata questa settimana stessa e che permetterà la
riapertura della piscina da novembre; al contempo, verranno poste in essere
tutte le azioni per il recupero di quanto dovuto dal
precedente gestore, per la gestione di fatto dell’impianto svolta fino
al 30/09/2014.
Tale contesto ha avuto delle inevitabili
ripercussioni sulle politiche fiscali adottate da questa amministrazione, la
quale ha cercato in ogni caso di garantire, per quanto possibile, parametri di
equità e forme di agevolazione nella predisposizione del regolamento comunale
della IUC e delle successive deliberazioni di determinazione di aliquote e
tariffe, dettati nella fattispecie:
Ø dalla riduzione
della TARI per i nuclei familiari di provata indigenza, a basso reddito, il cui
reddito familiare ISE sia inferiore o uguale all’importo del trattamento minimo
sociale, al lordo delle ritenute, erogato dall’INPS (€ 6.157,94 per l’anno
2014), così ripartita:
·
nuclei
familiari fino a due componenti: riduzione della tariffa del 12% sulla quota
variabile;
·
nuclei
familiari da tre a quattro componenti: riduzione della tariffa del 18% sulla
quota variabile;
·
nuclei
familiari con oltre quattro componenti: riduzione della tariffa del 23% sulla
quota variabile;
Ø dalla previsione di
una detrazione di € 40,00 sulla TASI per le abitazioni principali non
classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, e relative pertinenze,
qualora la rendita catastale delle stesse, intesa come somma complessiva della
rendita non rivalutata dell’abitazione e delle eventuali pertinenze, non sia
superiore ad € 400,00 ed il nucleo familiare abbia un reddito ISE uguale o
inferiore ad € 10.000,00;
Ø dall’equiparazione
all’abitazione principale, ai fini IMU e TASI, per:
a)l’abitazione
posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da soggetto anziano o disabile
che ha acquisito la residenza in istituto di ricovero o sanitario a seguito di
ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata e che era
adibita a propria abitazione principale prima del ricovero;
b)
le
unità immobiliari concesse in comodato d’uso gratuito dal soggetto passivo
dell’imposta a parenti in linea retta entro il primo grado che le utilizzano
come abitazione principale e che vi abbiano stabilito la residenza,
limitatamente alla quota di rendita risultante in Catasto non eccedente il
valore di € 500,00 €;
Ø dal contenimento,
per quanto tecnicamente possibile, delle tariffe della TARI che, per le utenze
non domestiche, sono di gran lunga inferiori rispetto a quelle deliberate dai
comuni viciniori, in modo da limitare l’impatto della stessa su un tessuto
economico e produttivo già lungamente provato dalla crisi, mentre sulle utenze
domestiche sono in linea con il principio “chi inquina paga”;
Ø dal mantenimento
della fascia di esenzione totale per l’addizionale comunale IRPEF ad € 8.500,00
di reddito imponibile;
Ø dal mantenimento,
per il corrente anno, della fascia di esenzione fino a 10.329,14 di ISE per i
fruitori del servizio di mensa e refezione scolastica;
Ø dalla conferma
dell’esenzione della TOSAP permanente per i passi carrabili e a raso;
Ø dalla conferma
dell’esenzione del contributo di bonifica per i possessori di fabbricati.
Per quanto riguarda la parte spesa del
bilancio, invece, anche in considerazione degli impegni e dei contratti in essere,
che rendono la parte corrente del bilancio particolarmente rigida e
immodificabile, e delle limitate risorse a disposizione, rese ancora più esigue
dai tagli dei trasferimenti centrali e dalle minori entrate proprie in
precedenza descritti, si è cercato di ridurre la stessa al minimo, senza
intaccare i servizi per i cittadini, mentre si stanno ponendo in essere
attività per la riduzione, in chiave futura, delle spese di energia elettrica,
gas ed utenze telefoniche. Tra le tante significative scelte attuate, vorrei
sottolineare la rinuncia volontaria e totale, per l’intera durata del mandato
amministrativo, dei compensi percepiti dal sindaco, dagli assessori comunali e
dal presidente del consiglio a titolo di indennità di funzione: una scelta
politica forte e senza precedenti, annunciata già in campagna elettorale, che
al di là degli indubbi benefici sul bilancio, tenta di aprire un rapporto nuovo
di dialogo tra il cittadino e la politica, intesa come nobile attività di
servizio per la collettività.
Sempre sul fronte della spesa sono stati
inoltre programmati alcuni interventi qualificanti, per assicurare i servizi
istituzionali e basilari, in modo quanto più possibile adeguato e consono alle
esigenze della collettività, con particolare riferimento all’aumento delle
risorse destinate alle attività di assistenza sociale, anche per cercare di
contrastare la sfavorevole congiuntura economica. Oltre alla conferma del
“banco alimentare” – una meritoria iniziativa avviata dalla precedente
amministrazione, di cui usufruiscono oggi oltre 200 nuclei familiari – abbiamo
previsto infatti un rafforzamento dei servizi di assistenza alla genitorialità
con l’ausilio di specialisti del settore (psicologo ed operatore di strada).
Per ciò che attiene le spese
d’investimento, sono state previste – sulla base degli schemi di programma
triennale e di elenco annuale dei lavori pubblici, e degli ulteriori interventi
di importo inferiore a 100.000,00 euro finanziati, tra l’altro, con i proventi
del rilascio dei permessi di costruire e con contributi in conto capitale da
parte della Provincia e della Regione – opere da finanziarsi, esclusivamente,
con fondi europei e contributi a fondo perduto, opere il cui iter era già stato
avviato dalla precedente amministrazione e
sulle quali si innestano nuovi interventi, come quelli di manutenzione degli
edifici scolastici da finanziarsi con l’8 per mille dell’IRE. Le stesse opere,
già in buona parte finanziate, abbracciano interventi nel campo dell’edilizia
scolastica, della riqualificazione energetica degli edifici pubblici, dello
sport, dei servizi turistici, della viabilità, della circolazione stradale e
dei servizi connessi, della gestione del territorio e dell’ambiente, del
sistema idrico e fognario, dello smaltimento dei rifiuti e delle attività
produttive.
In definitiva si ritiene che il progetto di
bilancio predisposto dalla giunta sia valido poiché riduce le spese non
essenziali, non comporta significativi aumenti dei livelli di tassazione,
nonostante la notevole riduzione delle risorse operata dallo Stato sulle
assegnazioni da federalismo fiscale municipale, e garantisce lo sviluppo, pur
nel rispetto dei vincoli imposti dalla normativa in materia di Patto di
Stabilità Interno per il triennio 2014/2016.
Si invita pertanto il consiglio ad
esprimere voto favorevole sulla proposta di deliberazione in argomento, tenuto
altresì conto dei pareri favorevoli espressi sulla stessa da parte degli organi
comunali competenti”.
L’assessore alle
finanze
Dr. Nicola D’Onofrio
Visita: www.CalviRisorta.com