SUSSURRI E GRIDA
Agro Caleno, 20
ottobre 2014
Massimo Zona
Ci arrivano,
nei refoli dei venti della diffamazione e del cicaleccio ipocrita, suoni di
voci che gridano allo scandalo e al malcontento sollevato dal fatto che il
Comune abbia messo a disposizione di una società sportiva, il Cales Sporting Club, una
struttura pubblica come il campo di calcetto. Nel nostro caso due ore per tre
giorni a settimana.
Solitamente non
mi curo, avendoli a spregio, dei pettegolezzi volti a porre in cattiva luce
alcune persone che invece si stanno adoperando, in maniera del tutto gratuita,
per sollevare questa comunità dal grado di apatia e di ipocondria in cui
l’hanno sprofondata tanti anni di mala gestione (nel senso di cattiva gestione,
intendiamoci, e non di gestione della mala, come qualcuno potrebbe erroneamente
intendere).
Mi domando: dove
erano questi novelli censori quando per anni la nostra società è stata sempre
categoricamente ed impunemente esclusa da qualsiasi godimento di un pubblico
impianto, pur essendo l’unica società vera di calcio a 5 che opera dal 1994,
senza prestarsi a quei lecchinaggi a tempo di varie
società, che sorgevano apposta per diventare vassalle del potentino di turno?
Dove erano
questi detrattori da strapazzo quando il Cales Club,
nonostante tutte le vessazioni e ingiustizie subìte continuava a raccogliere
allori sportivi anche a livello nazionale? Come mai, questi schiavi divenuti
oggi liberti, ma non ancora affrancati, non hanno ritenuto allora di far
sentire una voce, una sola, di appoggio e di conforto alla nostra società? Anche
allora, come oggi, si guardavano bene dal mostrarsi, atterriti dalle pesanti
ritorsioni che avrebbero poi sicuramente subìto.
E’ cambiata l’atmosfera,
cari signori dell’inutile. Lo abbiamo detto e ripetuto nel ventennale del
nostro anniversario ringraziando il sindaco e la sua giunta del riconoscimento
pubblico ottenuto per la prima volta dopo vent’anni di attività. Con
l’occasione avremmo potuto anche maramaldeggiare chiedendo in affidamento il
campo, avendo per giunta da parte nostra tutte le qualità per ottenerlo. Abbiamo
invece proposto al Comune di contribuire a pagare le spese di illuminazione del
campo, mettendo un contatore specifico che ne valutasse l’entità.
Abbiamo inoltre
dichiarato, l’unica società sportiva a farlo, che sul campo comunale non
avremmo effettuato alcuna lezione di scuola di calcio a 5, perché non ci
sembrava giusto effettuare un attività a pagamento su una struttura pubblica. Così
sul campo abbiamo chiesto ed ottenuto di allenare la squadra di Serie C2
(scusate se è poco) e quella Juniores che operano al di fuori della scuola
calcio.
Ci risulta che
altre società, che si occupano di calcio, pallavolo e pallacanestro, fanno
svolgere all’interno delle strutture pubbliche attività riservate alle proprie
scuole, attività naturalmente retribuite dai loro praticanti. Ci risulta anche
che, a differenza nostra, si siano guardati bene dal proporre un contributo a
favore del Comune a copertura delle loro spese di utenza.
E allora?
Dal nostro
canto, visto il rifiuto del Comune alla nostra proposta di contribuire al
pagamento delle spese, abbiamo deciso di destinare un’offerta volontaria
mensile alla Protezione Civile (che abbiamo già erogato),
nello spirito di collaborare al progresso della comunità.
Allora, cari
detrattori maldicenti, prima di parlare male di qualcuno, informatevi,
studiate, imparate l’uso della lingua e cercate di azionare il cervello, per lo
meno quel poco che apparentemente vi è rimasto.
Visita: www.CalviRisorta.com