PER ALCUNE AFFERMAZIONI GRATUITE QUALCHE PRECISAZIONE E’ D’OBBLIGO

Massimo Taffuri, 27 luglio 2014

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Leggo con amarezza parole di fuoco ed offensive formulate contro Giovanni Marrocco che nulla ha fatto se non immergersi totalmente nell’impegno politico, facendolo senza clamore e senza chiedere nulla alle casse comunali, in uno stato di necessità, difficile da normalizzare nell’immediato.

Eppure, secondo alcuni, questo non basta a dimostrare l’onestà e l’impegno di un gruppo di persone, anche se per la “critica” non si sa cosa bisognerebbe fare per essere lasciati in pace ad amministrare; la verità è che costoro sono rabbiosi, raggiungendo la perfidia, per non essere stati gratificati dal popolo caleno, inventandosi, addirittura, un ricorso al TAR, contenente una serie di ipotesi false, colpevolizzando tutti i Presidenti di seggio elettorale.

Ma mi domando, non erano quelle stesse persone che parlavano di democrazia e di rispetto della scelta popolare? ma (stranamente), appena dopo la loro bocciatura elettorale, hanno immediatamente mostrato il loro vero volto e la loro intenzione di come avrebbero voluto amministrare: ossia, senza il rispetto delle regole!

Ritornando al ricorso al TAR, questi “ben parlanti”, tra le tante sciocchezze, si sono inventati anche la scomparsa delle schede non votate e, addirittura, per una delle sezione elettorali, hanno fornite dichiarazioni postume di qualche rappresentante di lista Lombardi (dormiente durante lo spoglio), che solo dopo il risultato fallimentare gli vengono in mente circostanze gravi (ma non vere), accadute durante l’operazione elettorale.

Pertanto, alla luce di quanto brevemente accennato, ritengo doveroso, per me e per tutti coloro che rispettano il voto democraticamente espresso a Calvi Risorta, di prendere le difese di tutti i Presidenti, i quali nonostante abbiano operato con diligenza sono stati bistrattati e offesi da quel ricorso a firma di Lombardi e Rosy Caparco, verso cui Antonello Bonacci, nipote di uno dei cinque Presidenti di seggio, anziché prendere ufficialmente le distanze, assumendo le giuste difese per l’operato del Presidente della sezione n.1, notoriamente preciso e diligente, è rimasto nel suo silenzio eloquente e corresponsabile.

Nel nostro Comune mai alcun ricorso è stato proposto avverso le elezioni elettorali, notoriamente rispettoso delle regole democratiche, ma dovevamo avere la candidatura di Lombardi ed Antonello, per subire lo scredito di persone perbene, come quei concittadini che, anche con sacrificio e responsabilità, hanno accettato di ricoprire quel sempre più difficile ruolo di Presidente di seggio, costretti oggi a dover essere giudicati da alcuni Magistrati, che senz’altro ripristineranno la loro onorabilità.

Esprimo, dunque, solidarietà ai Presidenti dei nostri seggi elettorali, confidando nel qualificato collegio del TAR, perché dia una giusta risposta giudiziale, rimanendo disgustato verso coloro che da qualche tempo stanno anticipando, per le vie del paese, le sorti della causa, parlando di imminenti elezioni a primavera.

 

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