Centrale a biomasse, il giornalista Palmesano invia una lettera ai Comuni: Possono presentare
ricorso al Tar
Caleno24ore, 14 agosto 2013
PIGNATARO M. – Ora tutti gli esponenti
politici locali (se avversari del disastroso inceneritore di rifiuti che il
gruppo Iavazzi vorrebbe imporre all’Agro caleno)
hanno un’occasione concreta per dare un forte segnale nella durissima battaglia
in difesa dell’ambiente e della salute dei cittadini. C’è, infatti, un atto
dell’Asi (Consorzio per lo sviluppo industriale della
provincia di Caserta) che può essere impugnato davanti al Tribunale
amministrativo regionale della Campania di Napoli. È quanto emerge da una
lettera che il giornalista Enzo Palmesano ha
consegnato o che sta consegnando in queste ore agli uffici protocollo dei
Comuni dell’Agro caleno, a cominciare da Pignataro Maggiore (9 agosto 2013).
Lettera già depositata anche ai Comuni di Sparanise, di Rocchetta e Croce e
Calvi Risorta, quest’ultima sfortunata città con un sindaco, Antonio Caparco,
notoriamente allineato e coperto ai desideri della famiglia Iavazzi.
Ecco di seguito il testo integrale della
lettera che Enzo Palmesano ha indirizzato a sindaci,
assessori e consiglieri comunali dei Comuni dell’Agro caleno: “In varie
occasioni pubbliche – come nella seduta ‘aperta’ del Consiglio comunale di
Pignataro Maggiore del 14 giugno 2013, deliberazione numero 13 – numerosi
sindaci, assessori e consiglieri comunali dell’Agro caleno hanno sottolineato
la loro ferma volontà di opporsi alla disastrosa cosiddetta ‘centrale a
biomasse’ del gruppo Iavazzi nel territorio del
Comune di Calvi Risorta. Inoltre, nel corso della Conferenza dei sindaci
tenutasi a Pignataro Maggiore il 29 luglio 2013, il sindaco di Pignataro
Maggiore, Raimondo Cuccaro, come da verbale, ha ricordato – senza dissensi –
che ‘le Amministrazioni dei Comuni confinanti sono anche titolate a ricorrere
al Tar’. Nel frattempo, però, non risultano delibere di Giunta comunale (né a
Pignataro Maggiore né altrove) per conferire apposito incarico a un avvocato al
fine di un ricorso al Tar contro la deliberazione del Comitato direttivo del
Consorzio Asi di Caserta numero 255 del 2 luglio 2013
(qui allegata in fotocopia), avente ad oggetto: ‘Assegnazione suolo già nella
disponibilità alla ditta Iavazzi Ambiente scarl in agglomerato industriale Volturno Nord’. Non sono
un tecnico della materia, ma un semplice giornalista professionista. Tuttavia,
ho sottoposto la citata e anche allegata deliberazione del Comitato direttivo
dell’Asi a diversi avvocati, ricevendo unanimi
assicurazioni sull’esistenza di vari elementi meritevoli di impugnazione al
Tar. Tanto premesso e narrato, vogliano i sindaci, gli assessori e i
consiglieri comunali in indirizzo (a cominciare dal sindaco di Pignataro
Maggiore) valutare – se ritenuta utile – ogni idonea iniziativa in sede
amministrativa e in sede politica per un ricorso al Tar”.
Attendiamo risposte, pure al fine di
sapere chi – al di là dei proclami ufficiali – è davvero contro l’inceneritore caparchian-iavazziano e chi, invece, sta solo facendo
finta. Sono insistenti le voci secondo cui qualche esponente politico,
pubblicamente attestato sul fronte del “no”, in realtà avrebbe già dato
occultamente sottobanco il suo via libera al grande affare della famiglia Iavazzi. Pubblichiamo in coda a questo articolo la citata
deliberazione del Comitato direttivo del Consorzio Asi
numero 255 del 2 luglio 2013.
Rassegna stampa
articolo di Rosa Parchi
da pignataronews.myblog.it