Chiesto il
processo per 3 prefetti: Bertolaso, Pansa e Catenacci. Ma
sono imputati per il reato meno grave. Assolti De Biasio e Turiello.
La
Repubblica, 29 settembre 2009
(d.
d. p.)
Il
più sofferto fra i filoni dŽinchiesta sui rifiuti si
chiude con cinque richieste di rinvio a giudizio, tre richieste di
archiviazione parziali e tre richieste di archiviazione da tutte le accuse. Sul
banco degli imputati finiscono tre prefetti che in tempi diversi hanno guidato
il commissariato straordinario: il capo della Protezione civile Guido
Bertolaso, il prefetto di Napoli Alessandro Pansa e lŽex prefetto di Bari e
Caserta Corrado Catenacci.
Nei
loro confronti il procuratore Giandomenico Lepore e il pm Maurizio De Marco,
titolari del fascicolo, ritengono però necessario il processo solo per il reato
meno grave, la gestione non autorizzata di rifiuti, proponendo invece
lŽarchiviazione per le altre accuse, traffico illecito di rifiuti per
Bertolaso, falso e truffa per Pansa, che erano state
ipotizzate dai pm Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo prima dello stralcio deciso
nel luglio 2008 da Lepore in disaccordo con i due sostituti. Traffico illecito
di rifiuti e truffa i reati dai quali dovranno difendersi due manager: lŽex
amministratore delegati di Fibe Armando Cattaneo e il
dirigente Fisia Enrico Pellegrino.
I
magistrati hanno poi chiesto lŽarchiviazione per tutti i capi di imputazione contestati al pm Giovanni Corona, allŽepoca
dei fatti consulente giuridico di Pansa e indagato di falso e abuso dŽufficio
in concorso con il prefetto, allŽarchitetto Claudio De Biasio e allŽex dirigente del
commissariato Ciro Turiello. LŽudienza preliminare si celebrerà davanti al gup
Raffaele Piccirillo. Sulle richieste di archiviazione
dovrà pronunciarsi il gip Maria Gabriella Pepe.
Il
procedimento costituisce lo stralcio del fascicolo, denominato
"Rompiballe", per il quale è in corso
davanti alla quinta penale il processo che vede fra gli imputati lŽex
amministratore delegato di Fibe, Massimo Malvagna, e il vice capo della
Protezione civile Marta Di Gennaro, subcommissario durante la prima gestione
Bertolaso. La prossima udienza è fissata per il 7 ottobre.
Nei
confronti dei tre prefetti, che hanno sempre ribadito
di aver agito correttamente (Pansa e Bertolaso anche nel corso di lunghi
interrogatori) viene dunque contestata solo la presunta «gestione di rifiuti in
significativa violazione delle norme». Si tratta di una contravvenzione, come
tale punibile con lŽarresto (da tre mesi a un anno in
caso di rifiuti non pericolosi, da 6 mesi a 2 anni negli altri casi) o con
unŽammenda pecuniaria. I fatti potrebbero prescriversi nel 2011. La legge
varata dal governo Berlusconi nel 2008 inasprisce le sanzioni per questo reato,
rendendolo punibile con la reclusione fino a 6 anni, ma non può essere
applicata a questo procedimento perché successiva ai fatti sotto inchiesta.
LŽarchiviazione
di Bertolaso dallŽaccusa di traffico illecito, per la quale
è invece a giudizio Marta Di Gennaro, è stata chiesta con la formula «per non
aver commesso il fatto». Nel caso delle condotte contestate in concorso a
Corona e Pansa (e anche a Malvagna, che è stato rinviato a giudizio dal giudice
Piccirillo nel processo "Rompiballe") e relative al provvedimento
denominato "atto ricognitivo" adottato il 18 dicembre 2007,
lŽarchiviazione viene richiesta con la formula «perché
il fatto non costituisce reato». Corona è difeso da Antonio Briganti ed Edoardo Cardillo.
Per
De Biasio
(difeso da Carlo De Stavola) e Turiello (assistito da Giuseppe Fusco) la
formula è «per non aver commesso il fatto».