La Grecia restituisce due affreschi rubati nella grotta delle Formelle
Portale di Pignataro, 24
marzo 2009
Furono trafugati nel 1982 staccando le pitture con
una moto sega. Ritrovati dalla polizia greca nell'isola di Schinoussa.
Le autorità greche hanno restituito due parti di affreschi
medievali rubati nel 1982 dalla Grotta delle Formelle, nel territorio tra Pignataro e l’antica Cales, nella preziosa cappella
funeraria fatta erigere dal conte Pandolfo e della contessa Gualferrata
antichi signori di Calvi.
I due affreschi rappresentano due santi con l'aureola e sono stati recuperati
dalla polizia greca nel corso di un importante sequestro in un covo di
trafficanti greci di antichità sull'isola di Schoinoussa, nelle Cicladi. La
Grecia aveva avviato all'epoca una stretta collaborazione con le autorità
italiane nella lotta contro il traffico di antichità.
Nel corso di una cerimonia, il ministro della Cultura greco Antonis
Samaras ha elogiato ''la collaborazione greco-italiana che prosegue e che matura nel settore
nevralgico della lotta contro il trafugamento di antichità''.
I
due affreschi erano stati trafugati nella ''Grotta
delle formelle'', situata a 25 chilometri a nord di
Caserta. Questa grotta scavata nel tufo, di forma trapezoidale, serviva da
cappella e conteneva pregevoli pitture rupestri medievali ispirate alla scuola
lombarda, che sono state in gran parte trafugate.
Striscia la notizia denunciò, nella puntata del 30 maggio 2008, il degrado del
patrimonio artistico dell'Agro Caleno.
Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Sandro Bondi,
tramite la Soprintendenza di Caserta, notificò all’inizio di ottobre
2008 al Comune di Pignataro l'avvio del procedimento
per la dichiarazione di interesse particolarmente importante relativo alla
"GROTTA DEI SANTI" e alla "GROTTA DELLE FORMELLE.