DUBBI SUI LAVORI AL CIMITERO
COMUNALE
La
Gazzetta, 17 marzo 2009
Opere pubbliche tutto ad
un tratto a passo di lumaca a Calvi Risorta, ma per pura precauzione... antimafia.
Una notizia capace di far meravigliare, con tutto il
rispetto, persino i morti: quelli del cimitero nuovo.
Infatti,
è proprio dell'ampliamento dell’area cimiteriale che si parla. Acquisiti i nomi
delle ditte che hanno vinto la gara d'appalto, tutte le carte sono state spedite
agli organi di controllo superiori. Come dire, con noi hanno vinto, ora vedete
voi se abbiamo sbagliato qualcosa, se sono puliti oppure no.
Come se non bastassero
più le certificazioni antimafia e ammettendo che poi non costituiscono quella
forma di garanzia sufficiente. Le carte nelle mani
degli inquirenti prima del tempo? Un provvedimento tardivo rispetto alle opere
milionarie già appaltate alla 'General Impianti' ditta
rivelatasi capace dei più incredibili collegamenti con i clan camorristici come Pasquale Setola.
L'ingegnere capo del Comune di Calvi, Piero
Cappello, chiaramente di origini piedimontesi, dal
canto suo, adesso, pare dire che la sua ultima comunicazione alla prefettura e
per conoscenza rivolta al commissario prefettizio che ha sostituito per legge
il defenestrato ex sindaco Giacomo Zacchia è stato un atto dovuto e legato ad
un preciso documento e protocollo.
Si parla
dell'applicazione di un protocollo d'intesa con la prefettura di Caserta
"atto a ridurre al minimo il rischio che la malavita organizzata metta le
mani sulla città". Peccato che di questo documento le forze di opposizione non hanno mai sentito parlare. Anzi, gli ex
esponenti della minoranza consiliare fanno notare che 'certe precauzioni sono
state adottate solo dopo loro specifiche sollecitazioni".