PRO G R A M M A

della lista “Calvi Democratica

per elezione del Sindaco e del Consiglio comunale

di Calvi Risorta

che avrà luogo il 6 e 7 giugno 2009

 

 

Pace, diritti, ambiente

 

Una buona ed efficace amministrazione può essere assicurata solo attraverso idealità forti e profonde, senza le quali, la politica, quando non scade nella grigia gestione burocratica dell’esistente, diventa luogo di raccolta di mestieranti ed occasione per fare mercato del bene pubblico.

 

La lista “Calvi Democratica” e il candidato sindaco Antonello Bonacci si ispirerà pertanto la propria azione amministrativa ai seguenti principi inderogabili:

 

1. La pace, senza la quale è impossibile ogni progresso umano, sociale e civile;

2. La democrazia come metodo di governo e di relazione fra cittadini ed istituzioni;

3. I diritti civili e sociali assicurati a tutte e a tutti, senza distinzione di sesso, razza, opinioni politiche o religiose;

4. L’uguaglianza, da attuarsi con l’azione concreta delle istituzioni pubbliche per rimuovere ogni causa di ineguaglianza o di discriminazione, sia essa di ordine economico e sociale o di altra natura;

5. L’ambiente, ovvero un uso delle risorse naturali e dei beni comuni (acqua, aria, suolo) finalizzato a preservarlo a vantaggio delle future generazioni.

 

 

La politica come servizio

 

La lista “Calvi Democratica” presenta Antonello Bonacci anche per sottolineare un’urgenza: quella di vincere la diffidenza che oppone gran parte dei cittadini alla “politica”, superando la distanza fra questi e coloro che siedono nelle istituzioni.

Calvi Democratica vuole che la politica smetta di essere “un mestiere” o l’occasione per affermazione di interessi personali, vuole che essa torni ad essere passione civile e militanza al servizio di un’idea.

Sulla base di questi principi il candidato sindaco ed i candidati consiglieri nella lista Calvi Democratica si atterranno pertanto, nell’esercizio del loro mandato, alle seguenti norme di comportamento:

 

1. a perseguire solo ed unicamente l’interesse pubblico, astenendosi nell’assumere decisioni che possano possa configurarsi come conflitto di interesse;

2. ad essere sempre a disposizione dei cittadini e ad ascoltare le loro necessità e i loro reclami; ad essere sempre presenti ove si richiede la loro presenza;

3. ad assicurare parità di trattamento e di interessamento ai problemi di ogni cittadino;

4. ad usare le risorse e i mezzi del Comune, unicamente per l’esercizio dei compiti e delle funzioni proprie dell’Ente;

5. a rifiutare, per loro stessi e per i propri familiari, qualsiasi regalia, utilità o vantaggio da parte di chiunque;

6. ad evitare inutili spese di rappresentanza, per viaggi e missioni, riducendo queste spese a quelle strettamente necessarie per l’espletamento delle loro funzioni nell’ambito del territorio comunale.

 

Calvi Democratica vuole inoltre che il Sindaco non si limiti ad esercitare le funzioni che gli sono attribuite dalla legge, ma anche che assuma un forte ruolo politico di rappresentanza dei cittadini nei confronti delle società pubbliche, private o miste che gestiscono nell’ambito del Comune di Calvi Risorta importanti servizi: raccolta e smaltimento dei rifiuti, gestione del ciclo integrato delle acque, distribuzione del gas, ecc; società che si sono svincolate da qualsiasi controllo dei comuni, che decidono tariffe, investimenti e piani industriali all’insaputa dei cittadini e degli stessi consigli comunali.

 

 

Ridurre i costi della politica

 

Calvi Democratica vuole la riduzione dei costi della politica, indicando quali prime concrete misure:

 

 

 

 

 

Promuovere la partecipazione

 

Al tempo stesso la lista Calvi Democratica  vuole allargare le basi della partecipazione politica, per cui propone:

 

 

 

 

Tributi, buon lavoro e buoni servizi

 

La progressività delle imposte, secondo il principio: da ciascuno secondo le sue possibilità a ciascuno secondo i suoi bisogni, è uno dei cardini della democrazia politica.

Un principio che nasce con la Rivoluzione Francese fino a svilupparsi pienamente con il moderno stato sociale. Su questo concetto la lista Calvi Democratica vuole basare la propria politica nel settore tributario comunale, così come vuole basare la politica di spesa sull’efficienza

e l’efficacia dei servizi.

Si propone quindi un patto fra Amministrazione Comunale e cittadini, basato su un prelievo tributario e tariffario equamente distribuito e su una politica della spesa che garantisca servizi alla persona e al territorio efficienti ed efficaci, eliminando ogni spesa che non abbia una concreta utilità pubblica.

 

Su queste basi la lista si prefigge i seguenti punti:

 

 

 

Gestire il territorio insieme ai cittadini

 

Ogni cittadino, anche il più digiuno di nozioni in materia, comprende come la pianificazione e la gestione del territorio e delle trasformazioni urbane siano le decisioni più importanti che un’Amministrazione Comunale deve prendere, per la natura irreversibile di queste decisioni e per l’impatto che esse hanno sul territorio, sulla natura e sul paesaggio. Altrettanto comprensibile è il fatto che tali decisioni muovono interessi economici enormi, è attraverso gli strumenti urbanistici (Piano Strutturale, Regolamento Urbanistico, Piani Attuativi, …) che si può determinare uno sviluppo durevole e rispettoso della natura dei luoghi e dei bisogni dei cittadini o al contrario favorire la speculazione immobiliare e edilizia e il consumo eccessivo del suolo e di tute le sue risorse naturali.

 

La lista Calvi Democratica rifiuta qualsiasi tipo di urbanistica contrattata con i soli detentori di interessi economici, vuole al contrario un’urbanistica gestita nell’interesse pubblico, attraverso la partecipazione di tutti coloro che hanno un legittimo interesse generale o un bisogno sociale da var valere.

 

Si ritiene necessario procedere ad una variante generale o meglio ancora ad un nuovo Piano Strutturale, non solo per la necessità oggettiva di adeguarsi alla nuova legge regionale per la gestione del territorio e evitare che si proceda ad una revisione sostanziale attuata a piccoli passi, senza una visione d’insieme e una reale partecipazione dei cittadini, ma soprattutto per rispondere a necessità che l’attuale Piano non contempla e garantire che la risorsa suolo non sia dilapidata con interventi non ben meditati e discussi.

Ia lista Calvi Democratica vuole che il nuovo Piano Strutturale proceda sulla base di questi principi:

 

 

 

La viabilità

 

E’ necessario un miglioramento della qualità della nostra viabilità interna, sia delle sedi stradali, sia dell’illuminazione – anche fuori dei centri abitati –, sia della manutenzione ordinaria, elemento quest’ultimo che deve essere finalizzato sopratutto alla sicurezza degli utenti.

 

 

I servizi alla persona

 

Per quanto riguarda i servizi socio-sanitari si ribadisce la contrarietà a qualsiasi riduzione o dismissione della presenza di presidi sanitari sul territorio, primo fra questi la residenza per anziani di Visciano.

Nel settore scuola l’azione del Comune non può limitarsi alla gestione di pur importanti servizi, la lista Calvi Democratica vuole che il Comune attui in questo settore una politica di forte sostegno alla scuola pubblica, il solo luogo che garantisce un rapporto nella pari dignità fra culture e condizioni sociali diverse.

 

 

Per i bambini e le bambine

 

In ogni centro, anche il più piccolo e marginale, la scuola fa comunità civile allo stesso modo di come la chiesa o la moschea fanno comunità religiosa, un motivo che milita a favore del mantenimento in ogni frazione almeno della propria scuola materna, luogo che realmente assolve ad un ruolo non solo educativo, ma anche di coesione sociale.

 

La lista Calvi Democratica vuole:

 

  1. una verifica della  rispondenza di tutti gli edifici scolastici alle norme vigenti in fatto di sicurezza degli impianti e delle strutture, nonché della disponibilità degli spazi necessari al migliore svolgimento dell’attività educativa, provvedendo di conseguenza ove ciò non sia;
  2. un contributo attivo dell’Amministrazione Comunale all’ampliamento dell’offerta formativa delle scuole di Calvi, contribuendo se necessario anche con diretti finanziamenti a singoli progetti della scuola, attraverso anche il coinvolgimento e la partecipazione di genitori, insegnanti e dirigenza scolastica alla definizione dei progetti da finanziare;
  3. miglioramento qualitativo dei servizi di assistenza scolastica (mensa e trasporto), attraverso anche una maggiore integrazione nell’ambito educativo e nei programmi didattici;
  4. istituzione, in  accordo con l’istituto comprensivo, di un servizio di orientamento scolastico per aiutare i ragazzi e le loro famiglie nello scegliere la scuola media superiore e per garantire il proseguimento degli studi oltre l’obbligo, anche attraverso un monitoraggio dei successivi percorsi scolastici dei ragazzi per attuare concreti programmi di sostegno quando necessario.

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L’economia per il lavoro e l’ambiente

 

E’ nota la difficoltà di un singolo comune, in tempi di economia globalizzata, di intervenire sui processi economici e sulle tendenze del mercato, fattori che ormai travalicano gli stessi confini nazionali, figuriamoci quelli di un comune. Al tempo stesso le competenze che la legge assegna ai comuni sono per lo più di carattere autorizzativi e burocratico, anche i poteri di pianificazione della propria rete commerciale sono ormai ridotti.

 

La lista Calvi Democratica è comunque dell’avviso che un’amministrazione comunale non possa rimanere inerte di fronte a qualsiasi fenomeno si verifichi nella propria giurisdizione, ivi compresi quelli di natura economica.

 

Si  ritiene pertanto di proporre i seguenti punti:

 

  1. in primo luogo rivendicazione del pieno diritto di intervento politico, più che amministrativo, dell’Amministrazione Comunale su ogni crisi aziendale o conflitto di lavoro, che si manifestino nel proprio territorio, o nei comuni contermini quando ciò interessi l’economia della zona;
  1. promozione dell’agricoltura biologica, favorendo l’esito delle produzioni presso la rete commerciale locale, istituendo a titolo sperimentale un mercatino mensile dei prodotti biologici, acquistandone direttamente la quantità necessaria a promuoverne l’uso nelle mense scolastiche;
  2. verifica della presenza degli esercizi di vicinato – per ogni singola tabella merceologica – in ogni frazione, intervenendo con opportune misure per favorirne l’insediamento nelle località insufficientemente dotate;
  3. promozione dell’associazionismo d’impresa per superare la frammentazione e garantire servizi di supporto alla produzione comuni a tutte quelle aziende, che per la loro dimensione non sono in grado di gestirseli in proprio;
  4. introduzione di un percorso preferenziale nell’esame delle pratiche relative all’ottenimento di autorizzazioni e concessioni per l’adeguamento di strutture e impianti alle normative sulla sicurezza dei lavoratori;
  5. promozione di un  nuova modalità di praticare l’escursionismo e il turismo, rispettosa dell’ambiente e delle sue risorse naturali, basata più sulla qualità dell’offerta turistica che sulla quantità.